Novellara, 20 luglio 2021
Gli sfalci verdi e le ramaglie che vengono conferiti a SABAR dai cittadini vengono recuperati e diventano cippato o ammendante.
Il cippato è una biomassa derivata dal legno; la biomassa conferita viene triturata e vagliata riducendo e omogeneizzando la pezzatura (le dimensioni variano circa da mezzo sino a qualche centimetro). Il nome del cippato è ispirato proprio dalla sua particolare forma e deriva dall’inglese chip (pezzetto, frammento).
Il cippato si ottiene con macchine in cui si immette il legno da un lato e che lo restituiscono dalla parte opposta triturato a dovere; queste macchine adottano per triturare diversi sistemi in base alla caratteristica iniziale del materiale che si intende lavorare (si va dall’erba ai tronchi).
Il cippato può essere utilizzato sia per la produzione di energia elettrica in centrali a biomasse, sia per produrre calore o in forma combinata in impianti di cogenerazione. Può alimentare sia impianti di piccola taglia (pochi kW) che grandi impianti fino all’ordine di diversi MW.
L’efficacia di questa attività è fortemente condizionata dal livello qualitativo di raccolta differenziata fatta dai cittadini. Il contaminare parzialmente, o peggio, pesantemente il materiale con degli smaltimenti impropri pregiudica un totale recupero del rifiuto verde.
Un classico esempio è il mettere il prodotto degli sfalci o della raccolta delle foglie all’interno di sacchi di plastica e buttare il tutto nel verde. La plastica dei sacchi pregiudica a volte completamente la possibilità di recuperare interi carichi. Da questo l’importanza che ogni singolo cittadino abbia le conoscenze di base per gestire il proprio rifiuto, in una comunità che ne produce enormi quantitativi.